Articolo realizzato in collaborazione con il Dott. Federico Cioni, medico specialista in scienza dell’alimentazione e medicina interna.
La primavera è una delle stagioni più attese dell’anno, ma molte persone, durante questi mesi, manifestano segni di stanchezza e debolezza. L’alimentazione in primavera riveste un ruolo fondamentale per contrastare questi sintomi e ritrovare la giusta energia: in questo articolo approfondiamo quali sono gli ingredienti stagionali da consumare, il ruolo dell’idratazione e l’importanza di praticare attività fisica.
Cambio di stagione: quali alimenti consumare
Le strategie nutrizionali che possono aiutare ad affrontare al meglio il cambio di stagione si basano su dei principi fondamentali:
- riduzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione cronica che spesso sono legate a scelte alimentari errate compiute nei mesi invernali:
- modulazione del peso che di solito in inverno tende ad aumentare;
- riattivazione metabolica in vista della stagione estiva che si avvicina (in questo caso è fondamentale tenere anche conto dell’attività fisica svolta).
In questo periodo dell’anno è consigliabile consumare frutta e verdura di stagione come le fragole e le nespole, in attesa che siano pronti meloni e albicocche e a seguire tutta la frutta estiva classica. Nel caso della verdura, non possono mancare prodotti freschi, e preferibilmente a filiera corta, come zucchine, asparagi, ravanelli e finocchi.
Quali sono i nutrienti più importanti da integrare in primavera
Tra i nutrienti più importanti ci sono le vitamine, specialmente dei gruppi A, C ed E, per il loro potere antiossidante, e sali minerali come magnesio e potassio; non si devono dimenticare anche i carboidrati, in particolare quelli complessi come l’amido che si trovano in patate e farine di cereali, meglio se integrali.
Il ruolo dell’idratazione in una routine di benessere
L’idratazione è uno dei punti chiave di un corretto stile di vita, in particolare in primavera. In linea generale, e senza considerare regimi particolari di attività fisica, una persona sana dovrebbe bere circa 1,5-2 lt di acqua al giorno, limitando il più possibile bibite gassate e alcolici.
Attività fisica: quando incide in uno stile di vita sano
Alimentazione e attività fisica sono due facce della stessa medaglia, tanto è vero che il termine stesso dieta deriva dal greco ed aveva in origine il significato di “stile di vita”.
Di solito si raccomanda genericamente un regime di attività fisica di base che preveda circa 30 minuti di camminata a passo veloce almeno 5 giorni la settimana.
Il punto chiave è la personalizzazione sia dell’attività fisica che della dieta, che soprattutto in primavera è fondamentale calibrare bene per evitare eventuali danni.
No alla dieta fai da te
Evitare il fai da te è sempre la scelta giusta: per cali ponderali significativi o per supportare regimi di attività fisica intensi, è consigliabile sottoporsi ad una visita medica specialistica a indirizzo nutrizionale. Questo consente un approccio clinico a tutto tondo, che comprende una visita internistica, la valutazione antropometrica completa e, se necessario, la prescrizione di esami di laboratorio o la richiesta di altre consulenze mediche nell’ottica di un approccio clinico in team che è la miglior garanzia di sicurezza ed efficacia per il paziente.
Presso il Valparma Hospital è possibile sottoporsi ad una visita specialistica in scienze dell’alimentazione: se desideri maggiori informazioni, non esitare a contattare il nostro ufficio accettazione.