I calcoli delle vie biliari e della colecisti sono dei sassolini dalle dimensioni variabili che si formano nella cistifellea, detta colecisti, e possono causare una infiammazione molto dolorosa, con conseguenze anche serie. In questo articolo spieghiamo nello specifico cosa sono, quali sono le principali cause, come si manifestano i sintomi e come fare prevenzione.
Cosa sono i calcoli biliari
I calcoli biliari hanno la forma dei sassi e possono variare di dimensioni: se alcuni somigliano a dei granelli di sabbia altri invece possono assumere dimensioni molto più consistenti, come quella della classica pallina da golf. I calcoli biliari si formano a causa di una sedimentazione della bile e la loro comparsa può determinare un’ostruzione al passaggio della bile e anche l’infiammazione di cistifellea, fegato e dotti biliari.
Calcoli biliari e colecisti sintomi
I sintomi più comuni causati dai calcoli biliari si manifestano quando i dotti biliari provocano l’infiammazione della cistifellea. Questa infiammazione può verificarsi in modo molto veloce e tra i sintomi più frequenti ci sono fitte dolorose acute all’addome, nausea e vomito, febbre, attacchi di diarrea, pelle e occhi tendenti ad una colorazione gialla.
Nella maggior parte dei casi però i portatori di calcoli alla cistifellea sono asintomatici e le probabilità che si manifesti una colica biliare sono molto contenute.
Le cause dei calcoli biliari
Tra le cause principali della formazione dei calcoli biliari c’è l’eccesso di colesterolo che non riesce ad essere processato e scomposto dalla bile; ciò causerebbe la formazione di cristalli che si solidificano e formano dei cassolini. I calcoli di colesterolo hanno una colorazione tendente al giallo, mentre altre tipologie risultano più pigmentate.
Tra i fattori di rischio individuati come più frequenti per la formazione dei calcoli biliari ci sono:
- appartenenza al sesso femminile;
- dimagrimento troppo rapido o obesità;
- diabete;
- familiarità della patologia;
- una dieta povera di fibre;
- elevati livelli di trigliceridi nel sangue;
- disturbi intestinali cronici, come il Morbo di Crohn e la colite ulcerosa;
- età superiore ai 40 anni perché è associata ad una maggiore litogenicità della bile.
Consigli di prevenzione
La comparsa dei calcoli biliari può essere causata in parte dalla dieta: una dieta eccessivamente ricca di grassi o troppo povera di fibre può aumentare la possibilità di sviluppare questa patologia.
Per prevenire il più possibile i calcoli biliari è consigliabile seguire una dieta ricca di fibre e con pochi grassi, non digiunare o saltare pasti e svolgere attività fisica regolarmente.
Diagnosi
Nel caso di familiarità con questa patologia o qualora si sviluppassero alcuni di questi sintomi, è importante sottoporsi ad un check up di controllo. Gli esami di laboratorio sono il primo step e sono utili per diagnosticare la funzione epatica e valutare l’eventuale gravità del danno: in questo caso i test di laboratorio più utili per lo screening per le malattie del fegato sono l’aminotransferasi sierica (il test più comune di funzionalità epatica), bilirubina e fosfatasi alcalina. Si può procedere poi, su decisione del medico, con altri esami come ecografia addominale, tomografia computerizzata e risonanza magnetica.
Qualora i calcoli non presentino sintomi o disagi per la persona, non c’è bisogno di seguire trattamenti specifici, ma è importante seguire uno stile di vita il più possibile sano. Negli altri casi invece lo specialista può decidere se intervenire chirurgicamente per rimuovere la colecisti oppure somministrare trattamenti con medicinali, per sciogliere i calcoli.
Presso il laboratorio di analisi del Valparma Hospital è possibile sottoporsi ad un check up del fegato che comprende gli esami sopra citati e una ecografia epatica.