La faringite è il nome medico del comune “mal di gola” ed è un disturbo che si manifesta frequentemente con il cambiamento delle temperature. Questa infiammazione si può manifestare in modo acuto e risolversi in pochi giorni oppure cronicizzarsi: in questo articolo approfondiamo cos’è, quali sono i principali sintomi e soprattutto come diagnosticarla.
Cos’è la faringite e quali sono i sintomi più frequenti
La faringite è un’infiammazione della faringe, che è il canale situato dietro la bocca che permette il passaggio dell’aria e del cibo nell’esofago; si manifesta con un dolore alla gola che peggiora quando si deve deglutire. Tra i principali sintomi ci sono dolore o prurito in fondo alla bocca, gola secca, linfonodi del collo e tonsille ingrossati, voce rauca. Si possono associare poi sintomi secondari come febbre, dolori muscolari, tosse e brividi.
Le principali cause della faringite
La causa più comune della faringite è un’infezione virale che può risolversi in pochi giorni; anche delle infezioni batteriche possono causarla, come nel caso dello streptococco di gruppo A.
Altre cause secondarie possono essere inalazione cronica di sostanze irritanti, allergie, malattie da reflusso faringo-laringeo.
Come diagnosticare la faringite: l’importanza del tampone faringeo
Se il dolore alla gola non passa dopo qualche giorno, è consigliabile sottoporsi ad un tampone faringeo: si tratta di un esame del cavo faringeo che diagnostica le faringite batteriche.
Questo esame viene richiesto dal medico se c’è il sospetto che ci sia in corso una faringo-tonsillite (una infiammazione che coinvolge la faringe e le tonsille) di tipo batterico. Le faringo-tonsilliti, infatti, nel 70-80% per cento dei casi sono provocate da virus e, quindi, non richiedono la terapia antibiotica, mentre solo in una minoranza di casi sono causate da batteri, principalmente dallo SBEA.
Questo germe, se non viene diagnosticato in modo rapido e in modo altrettanto veloce eliminato, può causare diversi disturbi fino, a distanza di diverso tempo, il cosiddetto “reumatismo articolare acuto”, una infiammazione che colpisce le articolazioni e, in modo particolare, quelle più grandi come le ginocchia o i gomiti.
Inoltre, dal legame tra lo SBEA e le difese immunitarie del nostro organismo, si creano sostanze chiamate “immunocomplessi” che possono colpire organi molto importanti come i reni e il cuore. Non a caso, anche a distanza di parecchio tempo dall’infezione alla gola, i reni possono manifestare una glomerulonefrite, un processo infiammatorio che può sfociare in una insufficienza renale riducendo il funzionamento del rene. Per quanto riguarda il cuore, invece, l’aggressione ha come bersaglio le valvole, che possono venire danneggiate a tal punto da compromettere il funzionamento di questo organo.
Come si fa un tampone faringeo
Il tampone faringeo è un esame molto semplice: bisogna prelevare, con un bastoncino con in fondo del cotone (simile a un cotton fioc), una quantità di muco presente in fondo alla gola toccando le tonsille senza subire altre contaminazioni; questa operazione è assolutamente indolore e dura pochi secondi.
Il tampone faringeo non necessariamente deve essere eseguito a digiuno, anche se è preferibile, soprattutto per i bambini perché, quando è eseguito bene, può indurre il riflesso del vomito. Inoltre, è indispensabile, per ottenere un risultato veritiero, che nel momento in cui si esegue il tampone la persona non stia già seguendo una terapia antibiotica perché l’analisi potrebbe risultare negativa anche quando in realtà non lo è.
Tampone faringeo per germi comuni e SBEA colturale con antibiogramma
L’esame colturale sul tampone faringeo consiste nel “piastramento” del materiale prelevato dall’operatore nel cavo orofaringeo.
Dopo 24 ore di incubazione, l’operatore valuta lo sviluppo di BETA EMOLISI: qualora non si osservi emolisi è possibile già in questa fase dichiarare negativo il tampone.
In caso invece di beta emolisi si procede a conferma biochimica dell’identificazione e all’esecuzione dell‘antibiogramma, se richiesto dal medico. Per ciascun antibiotico e per ciascuna concentrazione viene definito sensibile il germe che non cresce e resistente il germe che cresce. Normalmente per l’isolamento del germe e l’esecuzione dell’antibiogramma vengono richieste altre 24 ore: ne risulta che per un test completo sono necessari almeno 48 ore.
Tampone faringeo test rapido per SBEA
Mentre la prima fase del test (prelievo del tampone) è analoga alla precedente, quello che avviene dopo è completamente diverso. In questo caso si va a cercare, attraverso un test dotato di anticorpi monoclonali, la presenza di antigeni specifici dello SBEA. Questo fa in modo che la specificità del test sia altissima.
I test in commercio hanno metodiche che durano dai 3 ai 10 minuti, quindi si ha una risposta immediata. Un’enorme differenza, spesso sottovalutata, è che mentre nel caso del tampone tradizionale si ha la capacità di rilevare i germi solo se sono presenti e vitali, in questo caso si rilevano anche germi non vitali cosa che succede a terapia antibiotica già iniziata o a seguito di una importante febbre. Di contro non abbiamo la possibilità di eseguire l’antibiogramma e di cercare germi diversi dallo SBEA.
Si può affermare che entrambe le metodiche sono molto valide e presentano caratteristiche complementari.
Il risultato dell’analisi è un referto che può contenere due indicazioni:
- negativo se l’irritazione alla gola non è provocata da batteri.
- positivo se l’infezione è causata da batteri, principalmente dallo SBEA.
Trattamento medico
La cura antibiotica riduce i sintomi dell’infezione, ne minimizza la diffusione e riduce il rischio di complicazioni.
Da 50 anni la penicillina è il trattamento di scelta della faringite streptococcica, anche perché non esistono ancora isolamenti di ceppi penicillino-resistenti in nessuna parte del mondo, o eritromicina per i pazienti allergici. Farmaci di seconda linea sono amoxicillina, clindamicina, cefalosporine.
La durata del trattamento è stata stabilita in 10 giorni e per prevenire le complicazioni, è importante il completamento di tutta la terapia prescritta anche se i sintomi si attenuano in pochi giorni anche senza cura.
Presso il laboratorio d’analisi del Valparma Hospital è possibile sottoporsi ad un tampone faringeo: se desideri maggiori informazioni, non esitare a contattare il nostro ufficio accettazione.