Articolo realizzato in collaborazione con la Dottoressa Stefania Pizzigoni, Medico Specialista in Dermatologia e Venereologia.
Imparare come esporsi al sole in sicurezza è fondamentale, non solo durante il periodo estivo, ma anche durante il resto dell’anno. L’esposizione ai raggi solari infatti può portare numerosi benefici per l’organismo, ma al tempo stesso è necessario saper proteggere l’epidermide, onde evitare lo sviluppo di patologie.
Uno degli effetti nocivi dell’esposizione ai raggi UV è la fotodermatite: in questo articolo vediamo che cosa sono le fotodermatiti, quali sono le cause, i principali sintomi e la prevenzione da seguire.
Fotodermatiti, cosa sono e tipologie
Le fotodermatiti sono infiammazioni della cute associate spesso a prurito o bruciore, causate oppure aggravate dall’esposizione ai raggi UV.
Le fotodermatiti sono piuttosto comuni e possono colpire fino al 20% della popolazione. Rientrano tra gli effetti nocivi acuti della fotoesposizione, insieme alle ustioni solari, e possono essere ereditarie oppure acquisite.
Esistono diverse tipologie di fotodermatiti come quelle idiopatiche, con una causa scatenata conosciuta, ed è un esempio l’eruzione polimorfa alla luce. Si possono citare poi quelle mediate, in cui la causa scatenante non è nota, ed è il caso della dermatite fotoallergica da contatto da antinfiammatori topici e le genofotodermatosi che si verificano quando c’è una carenza genetica della fotoproduzione naturale, ma sono molto rare ed ereditarie. Infine ci sono le foto aggravate, come il lupus eritematoso, in cui l’esposizione solare aggrava una patologia già esistente.
Le fotodermatiti si denominano fototossiche, quando vengono causate da una reazione allergica ad un elemento che può essere ad esempio un cosmetico o un farmaco. Infine ci sono le fitofotodermatiti, scatenate dal contatto con una pianta che diventa allergizzante con l’esposizione ai raggi UV (la pianta può essere contenuta anche in un cosmetico).
I sintomi delle fotodermatiti
Tra i sintomi più comuni delle fotodermatiti fototossiche ci sono:
- arrossamento della pelle
- comparsa di bolle e vescicole
- bruciore della pelle o prurito
- brividi
- mal di testa
- nausea e malessere generale
I sintomi possono comparire dopo pochi minuti dall’esposizione, ma in alcuni casi anche dopo diverse ore. È molto importante sapere inoltre che gli UV attraversano i vetri perciò sia le fotodermatiti che i danni da UV in generale, si possono sviluppare anche tramite l’esposizione solare attraverso il finestrino dell’automobile.
Prevenzione della fotodermatiti
Effettuare una corretta prevenzione è fondamentale per evitare l’insorgenza di fotodermatiti: come prima cosa è necessario sapere se si assumono farmaci che possono scatenare reazioni alla luce solare. In questo caso è da evitare totalmente l’esposizione solare.
Inoltre è molto importante assicurarsi di avere la pelle pulita prima di esporsi al sole, eliminando quindi tracce di trucco o cosmetici che possono contribuire allo sviluppo di reazioni allergiche.
In estate, ma anche in inverno, se ci si espone a raggi UV in modo prolungato è necessario utilizzare sempre i filtri solari, sia attraverso prodotti con fattore di protezione solare, sia con filtri solari fisici come i cappelli e gli occhiali.
Se desideri approfondire la fotoprotezione e come effettuare una corretta prevenzione della pelle, puoi leggere questo approfondimento.
Leggi: Che cos’è la fotoprotezione e perché è importante per la pelle
In generale, se rientri tra i soggetti fotosensibili che sviluppano reazioni allergiche alla luce e quindi, fotodermatiti, è consigliabile rivolgersi ad un dermatologo per effettuare una corretta diagnosi e terapia: i nostri specialisti sono a tua disposizione.