IDROKINESITERAPIA: ACQUA CHE CURA

Con il termine idrokinesiterapia si indica una terapia basata sul movimenti (kinesi) in acqua (idro). È una branca specifica della riabilitazione che si propone di curare i disturbi del movimento attraverso tecniche di trattamento eseguite in acqua riscaldata. Ne parliamo con il dottor Nicolò Tridente e la dottoressa Anna Maria Mele, specialisti in riabilitazione e recupero funzionale.

La temperatura di 31-34° dell’acqua svolge un ruolo positivo su tutto il corpo, a livello dei muscoli, delle articolazioni e del sistema nervoso. Sfruttando il principio del galleggiamento si evita di sovraccaricare le articolazioni, si induce il rilassamento di tutto l’apparato muscolo-legamentoso, si favorisce un più rapido recupero della forza e della funzionalità, consentendo un certa agilità anche in condizioni di sovrappeso. Inoltre, la resistenza passiva al movimento opposta dall’acqua genera un benefico massaggio al corpo, offrendo sollievo dal dolore e dallo spasmo muscolare. Benefici che influiscono sui sistemi muscolo-scheletrico, cardiovascolare, nervoso e respiratorio. Le patologie trattate nella piscina riabilitativa sono sia di tipo ortopedico che neurologico.
L’idrokinesiterapia è particolarmente raccomandata per le prime fasi di tutti i programmi riabilitativi dopo interventi chirurgici e per la ripresa corretta dei movimenti spontanei. Può essere associata al trattamento riabilitativo a secco o utilizzata come trattamento unico; la rieducazione in acqua è particolarmente indicata quando l’obiettivo riabilitativo sia svolgere esercizi in scarico parziale o totale al fine di eseguire movimenti che a secco risulterebbero difficili o impossibili da effettuare.
Nell’ambito ortopedico il trattamento in acqua può essere iniziato in una fase precoce dopo interventi chirurgici per evitare l’instaurarsi di complicanze date dall’immobilità prolungata e per la ripresa corretta dei movimenti e della funzione motoria normale. Perfetto, quando l’obiettivo riabilitativo sia quello di svolgere esercizi in scarico parziale o totale al fine di eseguire movimenti che fuori dall’acqua risulterebbero difficili o dolorosi da effettuare.
Nel caso di patologie neurologiche il trattamento viene adattato in relazione al paziente e il lavoro è mirato al miglioramento dell’equilibrio, della coordinazione ed alla riduzione della spasticità. Anche sul piano psicologico il trattamento in piscina ha la sua importanza: il movimento in acqua contribuisce a creare un rapporto positivo con la realtà circostante, a stimolare ulteriormente i propositi di miglioramento del movimento. Il movimento in acqua, inoltre, è indicato per il mantenimento di una buona forma fisica e come prevenzione dei danni da sedentarietà e invecchiamento.
L’uso della piscina riabilitativa è particolarmente raccomandato nei progetti riabilitativi più moderni e viene eseguito sotto il costante controllo di terapisti qualificati. La gravità ridotta e la stimolazione della circolazione periferica favoriscono, infatti, una riduzione dei tempi di guarigione negli esiti ortopedici, neurologici e neurochirurgici. Inoltre è tra le terapie più consigliate per i trattamenti di mantenimento della normale articolarità, nei trattamenti pre-operatori e post operatori, nelle lombalgie e nelle lombosciatalgie croniche e acute, come pure nelle malattie reumatiche e neurologiche stabilizzate.
I programmi di riabilitazione in acqua che si effettuano all’ospedale Valparma sono distinti in sedute: in gruppo di durata variabile (30-40 min), con massimo 5/6 persone e
individuali per la durata di 1/2 ora per i pazienti con particolari patologie.

In breve…
L’idrokinesiterapia utilizza le proprietà termiche, idrostatiche ed idrodinamiche dell’acqua (ad una temperatura di 32-34 gradi centigradi) I benefici dati dall’acqua influiscono pertanto sui sistemi muscoloscheletrico, cardiovascolare, nervoso e respiratorio e permettono attraverso tecniche specifiche :
– la ripresa progressiva del carico, dopo fratture ed interventi chirurgici;
– la mobilizzazione articolare e muscolare;
– la valorizzazione psicomotoria , soprattutto nell’infanzia, e ludoterapia.
– l’effetto acquantalgico.

La piscina riabilitativa: scheda tecnica
La piscina riabilitativa è una vasca appositamente progettata per consentire il movimento terapeutico in acqua in modo confortevole e sicuro senza che sia necessario saper nuotare. Gli effetti della terapia in piscina riuniscono quelli relativi all’azione dell’acqua con quelli dell’esercizio fisico.

– METRI 4.5 X 9 AD USO ESCLUSIVO DI RIABILITAZIONE
– ACQUA CALDA (33°) PER IL MASSIMO CONFORT
– DUE PROFONDITA’ DIVERSE PER TUTTE LE NECESSITA’
– NUOTO CONTROCORRENTE
– MASSAGGIO SUBACQUEO DISTRETTUALE
– IDROMASSAGGIO LOMBARE
– IDROMASSAGGIO PLANTARE
– CONTROLLO ELETTRONICO COSTANTE DELLE CONDIZIONI IGIENICHE DELL’ACQUA OPERANDO OGNI ORA FILTRAGGIO COMPLETO DI TUTTA LA VASCA CON CHECK CHIMICI E BATTERIOLOGICI.