Dr. ssa Beatrice Gualerzi Medico Specialista in Ginecologia
Che insorga improvvisamente ( 10% circa dei casi) o sia preceduta da irregolarità mestruali di varia durata, la menopausa comunque arriva. I primi problemi della menopausa, anche se non accusati dalla totalità delle donne, riguardano le alterazioni dell’equilibrio neurovegetativo e psicoemotivo, quelle che si esprimono come vampe di calore, sudorazioni, parestesie, vertigini, palpitazioni, insonnia.
Modificazioni del ciclo mestruale
Le modificazioni della quantità e della frequenza del ciclo rappresentano dei markers di perimenopausa. Non esiste una definizione comune di “sanguinamento irregolare” per cui ogni donna ha esperienza di ciò che è irregolare per lei. Generalmente il 90% delle donne va incontro a 4-8 anni di irregolarità del ciclo prima della menopausa.
Nelle donne in perimenopausa con anomalie del flusso mestruale è necessario escludere ogni altra condizione di sanguinamento non riconducibile ad alterazioni di origine endocrina. L’ecografia transvaginale consente di porre diagnosi di patologia di organo e di misurare lo spessore endometriale. In caso di spessore endometriale aumentato, valutato in fase follicolare precoce, è opportuno effettuare una valutazione istologica dell’endometrio tramite esame isteroscopico.
Hot flushes o vampe di calore
Il secondo sintomo più comune, probabilmente anche il più fastidioso, è quello vasomotorio, gli hot flushes o vampe di calore, che compare in oltre l’80% delle donne e che molto spesso inizia nella fase di transizione. La maggior parte delle donne lo descrive come un sintomo molto fastidioso, ma solo il 25% richiede l’attenzione del medico, tanto è radicata la convinzione che la menopausa sia una condanna pronunciata contro il genere femminile
La sensazione del calore viene descritta dalle pazienti in modo variabile e da molte viene associata ad altri disturbi come pressione sul torace, cefalea, nausea, senso di soffocamento e confusione mentale.
Questo disturbo si osserva nel 70% delle donne che vanno in menopausa e tende a diminuire via via che ci si allontana dall’epoca in cui è insorta la menopausa. Se nella maggior parte delle donne il disturbo no dura più di 2-3 anni, in molti casi (25-30%) si può presentare anche per più di 5 anni, mentre dopo 10 anni circa un quarto delle donne si lamenta ancora delle vampe.
Non c’è dubbio che la comparsa delle vampe di calore dipenda dalla diminuzione della concentrazione degli estrogeni e da una conseguente disfunzione del sistema termoregolatore dell’ipotalamo. La somministrazione di estrogeni ristabilisce la normalità anche se l’effetto non è immediato e spesso sono necessari mesi di trattamento per raggiungere il massimo beneficio possibile. Quando la terapia viene sospesa, i disturbi ritornano con una velocità che dipende dal tipo di estrogeni usato e dalla via di somministrazione.
Disturbi dell’umore
Gli studi, quasi tutti sperimentali, dimostrano come le estrogeni e testosterone si fissino soprattutto in aree del cervello che hanno a che fare con le emozioni , con la memoria e con la sessualità. Gli estrogeni hanno inoltre influenza su umore, memoria e sessualità. Se gli estrogeni hanno effetti stimolanti su varie attività del cervello, il contrario si deve dire per i progestinici che possono addirittura esercitare attività anestetiche.
La somministrazione di dosi convenzionali di estrogeni migliora l’umore di donne in menopausa non affette da depressione, mentre è inefficace nei confronti dei disturbi dell’umore clinicamente rilevati.
Disturbi vulvo vaginali
Negli anni che seguono la menopausa, molte donne accusano una serie di disturbi vulvo vaginali che vanno dal prurito al bruciore , alla sensazione di secchezza vaginale e di irritazione, fino alla comparsa di perdite maleodoranti e di perdite ematiche.
A prescindere da eventuali terapie specifiche, sempre dietro indicazione medica, possono essere utili dei lubrificanti vaginali o dei reidratanti, ma il calo della libido e i disturbi urogenitali, anche in questo caso causati dalla riduzione dei livelli di estrogeni, possono portare i tessuti vaginali a perdere lubrificazione ed elasticità, rendendo i rapporti sessuali dolorosi. I bassi livelli di estrogeni, inoltre, possono anche rendere più sensibili alle infezioni urinarie o vaginali e la perdita di tono dei tessuti può contribuire all’incontinenza urinaria.
Ulteriori sintomi…
Durante la perimenopausa si ha un aumento della cefalea in particolare nei soggetti che ne soffrono soprattutto in relazione al ciclo mestruale. Questo aumento, accettato dai neurologi, si basa su dati osservazionali e informazioni dedotte, mancano allo stato attuale studi prospettici che stabiliscono una chiara connessione. Variazioni del peso corporeo con modificazione della distribuzione del grasso accompagnate a senso di gonfiore, possono manifestarsi già in questo periodo.
In menopausa oltre agli effetti più evidenti a livello vulvo vaginale, sono presenti modificazioni a livello della cute ricca di recettori per gli estrogeni. Si può manifestare un assottigliamento e perdita di elasticità della cute, formazione di rughe, secchezza, desquamazione, prurito e maggiore sensibilità al freddo. Oltre a questo l’iperandrogenismo può provocare ipertricosi e caduta dei capelli. L’invecchiamento cutaneo dipende anche da altri fattori, come ad esempio l’esposizione ai raggi solari o il fumo di sigaretta.