Articolo realizzato in collaborazione con il Dottor Paolo Vignali, Medico Specialista in otorinolaringoiatria del Valparma Hospital.
La sinusite è una delle patologie respiratorie più comuni e si genera in seguito ad un’infiammazione dei seni paranasali, cioè le cavità vuote localizzate nelle ossa intorno al naso. Principalmente l’origine deriva da un’allergia o da un’infezione virale o batterica.
In questo articolo approfondiamo insieme come si presenta la sinusite, come riconoscerla e come trattarla.
Che cos’è la sinusite
La sinusite è una patologia che può svilupparsi come conseguenza di un raffreddore e può interessare ognuno dei quattro gruppi di seni paranasali:
- mascellare, i due seni sono localizzati negli zigomi;
- etmoidale, i due gruppi di seni sono localizzati sui lati della cavità nasale;
- frontale, i due seni sono localizzati sopra le sopracciglia
- sfenoidale, i due seni sono localizzati dietro i seni etmoidali.
L’infezione si sviluppa quando le mucose rigonfie delle cavità nasali, durante un raffreddore, tendono ad ostruire gli osti dei seni e ad accumulare batteri.
Il disturbo si suddivide nelle seguenti due tipologie:
- sinusite acuta – definita tale quando si risolve completamente entro 30 giorni, è caratterizzata da un dolore più intenso rispetto alla tipologia cronica;
- sinusite cronica – definita tale quando la durata oltrepassa i 90 giorni e include fattori che causano un’infiammazione persistente come ad esempio allergie croniche, polipi nasali ed esposizione a irritanti ambientali.
Quali sono i sintomi della sinusite e cosa comportano
Alcuni dei sintomi più comuni della sinusite sono il dolore, indolenzimento alla palpazione, congestione nasale, cefalea, febbre e tosse, ridotta capacità dell’olfatto e secrezione nasale.
La complicanza principale di questa patologia è la diffusione di un’infezione batterica con il rischio di propagazione ai tessuti intorno agli occhi causando alterazioni della vista e gonfiore.
Talvolta, l’infezione può diffondersi ai tessuti che avvolgono il cervello procurando la meningite. Un paziente con preesistenti anomalie congenite di drenaggio, a cui si associa un’allergia o una flogosi ricorrente, avrà una predisposizione alla malattia con sintomi più prolungati rispetto ad un paziente con una situazione anatomica normale.
Come avviene la diagnosi
La diagnosi viene effettuata in base ai classici sintomi, talvolta invece è necessario un approfondimento per determinare la gravità e l’estensione della sinusite.
In base alla diagnosi si può procedere con:
- una visita allergologica
- una radiografia ai seni paranasali; in alcuni casi, per la diagnosi di sinusite cronica, si procede con una tomografia computerizzata (TC)
- un’endoscopia delle fosse nasali con fibroscopio flessibile
Come trattare la sinusite e prevenirla
La sinusite è una patologia che non va trascurata poiché la negligenza potrebbe comportare delle complicanze.
Nel caso di una sinusite virale si procede con un trattamento per migliorare il drenaggio dei seni paranasali: sono utili decongestionanti nasali, mucolitici e antipiretici se si presenta la febbre, inalazioni di vapore, la posa di un panno umido e caldo sui seni interessati e bere una bevanda calda per aiutare a sgonfiare le mucose e a sbloccare le ostruzioni.
Sono altrettanto utili per alleviare i sintomi l’utilizzo di uno spray nasale o i lavaggi con una soluzione salina.
In caso di infezione batterica vengono prescritti gli antibiotici.
Quando questi non risultano efficaci si può eseguire un intervento chirurgico per lavare i seni e risolvere l’infiammazione.
Nel caso di una sinusite cronica, quando all’origine è presente una causa meccanica come la deviazione del setto o la presenza di polipi, occorre eliminare il problema attraverso un intervento chirurgico.
Grazie alla chirurgia endoscopica è possibile estirpare il polipo alla radice senza danneggiare le strutture nasali e avere una ripresa rapida senza eventuali recidive.
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