Articolo realizzato in collaborazione con il Dottor Mario Uccelli, Medico Specialista in Diagnostica per immagini.
Le nuove tecnologie permettono di raggiungere importanti traguardi in campo medico. È il caso della TC Aquilion Prime SC di Canon che è entrata a far parte delle dotazioni tecnologiche della nostra struttura e, sfruttando l’intelligenza artificiale, permette un’importante evoluzione nella diagnostica per immagini.
Con uno dei fori più grandi sul mercato, la nuova TC con intelligenza artificiale è uno strumento fondamentale per compiere indagini approfondite di diverso tipo:
- toraciche
- addominali
- dental scan e seni paranasali
- coronariche
In questo approfondimento realizzato con il Dott. Mario Uccelli, parliamo di come si svolge una TC coronarica con la tecnologia Aquilion Prime, per chi è indicata e quali sono i vantaggi.
TC Coronarica, per quali patologie è indicata?
La TAC coronarica viene effettuata per studiare le condizioni delle arterie coronarie che sono responsabili della vascolarizzazione cardiaca, sia per quanto riguarda la presenza di malattia della parete, che ne riduce il diametro, sia per individuare malformazioni che in alcune situazioni possono ridurre l’apporto di sangue al cuore.
Come viene effettuato l’esame?
L’esame TC delle arterie coronarie si effetua in regime ambulatoriale, come qualsiasi altra TAC con contrasto, ha una durata di alcuni minuti, al termine dell’esame il paziente riprende le sue normali attività. La tecnologia Aquilion Prime di Canon permette di ottenere immagini accurate delle coronarie, verificare la presenza di zone ristrette, chiamate stenosi, misurare la gravità di queste alterazioni quindi di inviare alla coronarografia solo i pazienti che molto probabilmente necessitano di procedure di riapertura dei vasi mediante stent.
Per quali pazienti è indicato l’esame?
La TAC delle arterie coronarie viene richiesta principalmente in soggetti che hanno sintomi che possono fare pensare ad un ridotto apporto di sangue al cuore, ma non sono sufficentemente chiari da indurre il cardiologo a procedere con lo studio classico delle arterie coronarie, cioè la coronarografia. La coronografia è infatti una procedura invasiva che richiede un breve ricovero. La TC coronatica è indicata anche nei pazienti che sono stati sottoposti ad esami di diagnostica cardiologica come la prova da sforzo o l’eco stress ma hanno avuto risultati dubbi. Attualmente l’esame viene utilizzato anche come controllo in pazienti già sottoposti a procedure di rivascolazizzazione con stent coronarici o by-pass.
Quali sono i vantaggi di questa nuova tecnologia?
La TAC delle arterie coronarie è entrata nell’uso clinico negli anni ‘90, all’inizio con difficoltà dovute alle piccole dimensioni delle arterie da studiare ed al fatto che si trovassero in uno stato di continuo movimento. I progressi tecnologici hanno permesso di aumentare la capacità dell’esame, di individuare le alterazioni vascolari grazie all’altissima velocità delle apparecchiature e alla disponibilità di strati molto sottili, dell’ordine di 0,3 mm. La sensibilità maggiore delle attrezzature ed i progressi dei software hanno permesso inoltre di ridurre di molto la quantità di radiazioni impiegate, che all’inizio erano anche superiori a quelle di una coronarografia tradizionale e attualmente sono paragonabili a quelle impiegate per una comune TAC dell’addome. Le apparecchiature più recenti come la TC Aquilion Prime di Canon di cui si è dotato il Valparma Hospital, hanno compiuto un ulteriore progresso con l’utilizzo della intelligenza artificiale del software, che interviene nelle varie fasi dello studio, nello specifico:
- incrementa ulteriormente la definizione delle immagini;
- diminuisce la dose irradiata di radiazioni per il paziente;
- diminuisce notevolmente il tempo dell’esame.
Quali sono le preparazioni necessarie?
Per l’esame sono previste le norme comuni a tutte le TAC con contrasto, cioè il digiuno da 6 ore, l’esecuzione degli esami del sangue, l’esclusione di precedenti allergie al mezzo di contrasto iodato della TAC. Inoltre viene valutata alcuni giorni prima la frequenza cardiaca e l’opportunità, quando necessario, di utilizzare un farmaco attivo sul ritmo cardiaco, di solito beta-bloccante.
Se desideri maggiori informazioni o vuoi prenotare un’esame, il nostro ufficio accettazione è a tua disposizione!