Vivi al meglio la Menopausa

Dr. ssa Beatrice Gualerzi Medico Specialista in Ginecologia

Lo stile di vita, definito come un insieme di comportamenti connessi tra loro, fortemente influenzati dalle condizioni economiche e sociali, è stato indicato dall’OMS quale requisito necessario per il mantenimento di un buono stato di salute.

In periodo menopausale è compito del ginecologo il suggerimento di adottare uno stile di vita sano per il quale sono estremamente importanti una dieta equilibrata, una attività fisica regolare, la riduzione dell’assunzione di alcool e la cessazione del fumo di sigaretta, fattori di per sè in grado di migliorare il benessere individuale e di ridurre il rischio di malattia.

Il peso corporeo

Molte donne aumentano di peso durante il periodo di transizione menopausale: il sovrappeso e l’obesità sono associati ad un’aumentata morbilità e mortalità per numerose malattie croniche, per fattori di rischio cardiovascolari, quali l’ipertensione e il diabete, per la malattia cardiovascolare oltre che per diversi tumori, tra i quali quello della mammella in postmenopausa e dell’endometrio.  Il tessuto adiposo nel produrre estrogeni dai precursori androgenici sintetizza molti altri ormoni che possono sopprimere la produzione steroidea ovarica ed influenzare la termoregolazione con un impatto negativo sul rischio di comparsa di sintomatologia vasomotoria. Queste evidenze sottolineano l’importanza di ridurre il peso corporeo, specie nelle pazienti con sintomi vasomotori in cui la terapia ormonale è problematica.

Il fumo di sigaretta…

Il fumo comporta un ipoestrogenismo relativo con aumento dei livelli di androgeni e distribuzione del tessuto adiposo di tipo centrale, può anticipare l’epoca di menopausa e causare una sintomatologia vasomotoria più intensa e meno responsiva alla terapia ormonale sostitutiva per l’accelerato metabolismo degli estrogeni. Inoltre è responsabile di circa metà di tutte le morti evitabili e costituisce un importante fattore di rischio cardiovascolare. Nella patogenesi dell’osteoporosi il fumo riveste un ruolo importante: è in grado di agire direttamente sull’osso, inibendo l’attività osteoblastica ed alterando il microcircolo.

Le bevande alcoliche e il caffè

Un elevato consumo di alcool costituisce un importante fattore di rischio, oltre che per le epatopatie, anche per l’ipertensione e per l’ictus, potendo provocare una resistenza alla terapia farmacologica antipertensiva; inoltre potrebbe avere un effetto tossico sulla funzione osteoblastica. Un modesto consumo di alcool può essere associato alla comparsa di insonnia, specie se consumato prima di coricarsi. L’uso di bevande contenenti caffeina, può facilitare l’insorgenza di vampate di calore e di insonnia, specie se assunte prima di coricarsi.

L’attività fisica regolare

L’esercizio fisico migliora il benessere generale corporeo e mentale della donna in menopausa: sarebbe infatti in grado di determinare un aumento dei livelli sierici di catecolamine e betaendorfine coinvolte nel tono dell’umore e nella regolazione termica e corporea. Una insufficiente attività fisica costituisce un fattore di rischio per molte patologie quali ad esempio, il diabete e le malattie cardiovascolari; un’attività fisica regolare riduce l’incidenza di infarto del miocardio e di patologia coronarica L’esercizio fisico è in grado inoltre di mantenere forza ed elasticità muscolare e di migliorare l’equilibrio prevenendo le cadute e conseguentemente le fratture da osteoporosi.

L’attività fisica ha valore terapeutico solo se effettuata con metodo e frequenza costante.

Dieta sana ed equilibrata

Una corretta alimentazione fornisce livelli ideali di tutti gli elementi nutritivi noti e mantiene al minimo i componenti alimentari nocivi per la salute quali le proteine animali, lo zucchero, i grassi saturi, il colesterolo, il sale e gli additivi alimentari. In menopausa mangiare troppi dolci, non solo fa ingrassare ma fa anche aumentare la frequenza delle vampe di calore. Una dieta basata su vegetali e frutta fresca riduce molti sintomi da carenza estrogenica. Un’alimentazione vegetariana e che contenga cibi, erbe e spezie, ricchi di fitoestrogeni, può diminuire alcuni dei sintomi soggettivi della menopausa.  L’apporto di acidi grassi a lunga catena si correla ad un aumento del rischio cardiovascolare mentre una dieta ricca di acidi grassi polinsaturi è in grado di ridurre tale rischio. Gli acidi grassi polinsaturi della serie Omega-3, possono intervenire anche nella regolazione del turnover osseo. L’evidenza clinica consiglia pertanto l’introito di almeno 35 g/die di pesce o una supplementazione di 3-4 g/die di olio di pesce standardizzato per ottenere un miglioramento della densità minerale.

Conclusioni

Esiste una letteratura straordinariamente ampia che spiega come ci sia un modo per superare tutte le fasi di transizione, ed è quello di prestare maggiore attenzione ad una buona igiene di vita, utilizzando ogni strumento disponibile, da una corretta alimentazione a una’attività fisica adeguata e continua. Ciò significa non scoprire a 50 anni che c’è una salute da salvaguardare, ma prepararsi per tempo, un concetto che in medicina viene chiamato “prevenzione” e in filosofia “ saggezza”.